

Parma | via Farini, 32/a
tel. 0521 2034 | fax 0521 203489 | info@apeparmamuseo.it
In aggiunta all’organizzazione di esposizioni temporanee, Fondazione Monteparma ha scelto di promuovere la figura e la produzione di Renato Vernizzi intitolando all’artista una raffinata sala polifunzionale stabilmente dedicata all’esposizione dei suoi capolavori, soggetti a rotazione nel tempo.
Fondazione Monteparma detiene infatti un’importante collezione di opere di Renato Vernizzi grazie soprattutto alle generose donazioni effettuate dai figli del pittore, Luca e Isabella Vernizzi.
Renato Vernizzi nasce a Parma il 1° luglio 1904, nel quartiere popolare dell’Oltretorrente. Figlio di Ettore, decoratore di soffitti e vetrate, è nella bottega del padre che entra in contatto con il mondo dei colori e sviluppa la sua passione per la pittura. Il suo primo maestro è l’anziano pittore locale Icilio Bianchi, amico di famiglia. Iscrittosi all’Istituto di Belle Arti, segue il corso di Figura tenuto da Paolo Baratta.
Nel 1930 si trasferisce a Milano: nel capoluogo lombardo lavora, come disegnatore e illustratore, senza però abbandonare mai la pittura. Per molti anni collabora alla “Lettura” diretta da Emilio Radius, poi da Renato Simoni e da Filippo Sacchi. Lavora inoltre per “Quadrivio”, per la rivista femminile “Dea” e per altri periodici e quotidiani.
Avvicinatosi al chiarismo, alla ricerca di una rinnovata intensità della luce e del colore, stringe una profonda amicizia con alcuni esponenti del movimento, in particolar modo con Angelo Del Bon, Umberto Lilloni e Adriano Spilimbergo, insieme ai quali partecipa a importanti esposizioni.
Nel 1941 sposa la pittrice Maria Teresa Cavalli: da questa unione nascono i figli Luca e Isabella. Nello stesso anno gli viene assegnato il prestigioso Premio Bergamo per il Paesaggio con l’opera Carrozzella al mare. Seguono numerosi altri riconoscimenti e gli inviti alle Biennali di Venezia e di Milano e alla Quadriennale di Roma.
La produzione degli anni ’50 è caratterizzata da un profondo studio del ritratto, che lo porta a guardare con interesse a pittori come Diego Velázquez, Frans Hals, Francisco Goya, Édouard Manet e Giovanni Boldini. Nel 1953 esegue ben tre ritratti di Arturo Toscanini.
Nel 1955 ottiene la cattedra di Figura all’Istituto d’Arte di Parma, che mantiene fino al 1971.
Sempre attento ai movimenti più vitali del suo tempo, Renato Vernizzi ha saputo trovare una via personale e indipendente di pittura, esprimendosi con un linguaggio intriso di lirismo, capace di interpretare la realtà attraverso il ricorso a un registro emozionale di straordinaria forza e sensibilità espressiva.
Muore a Milano il 18 gennaio 1972.
da martedì a domenica ore 10.30/17.30.
Il biglietto consente l’accesso a tutte le mostre in corso presso APE Parma Museo.
La prenotazione è richiesta solo per i gruppi superiori alle 8 persone.
Gli spazi espositivi di APE Parma Museo consentono la fruizione nel pieno rispetto delle distanze interpersonali di sicurezza. Per garantire la massima tutela dei visitatori, è consigliato l’utilizzo della mascherina. Si invita al rispetto delle norme igienico-sanitarie: evitare assembramenti, rispettare la distanza interpersonale, curare l’igiene delle mani.
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